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Come analizzare la frequenza di rimbalzo su google analytics

Per analizzare la frequenza di rimbalzo su Google Analytics, segui i seguenti passaggi:

  1. Accedi al tuo account Google Analytics e seleziona la vista del sito web che desideri analizzare.
  2. Nella barra laterale sinistra, seleziona “Comportamento” e quindi “Contenuto del sito”.
  3. Seleziona “Tutte le pagine”.
  4. Ora vedrai un elenco di tutte le pagine del tuo sito web. Seleziona la pagina che vuoi analizzare.
  5. Guarda la colonna “Frequenza di rimbalzo” nella tabella dei dati. Questa colonna mostra la percentuale di visite alla pagina che hanno comportato un rimbalzo, ovvero l’utente ha visitato solo quella pagina e poi ha abbandonato il sito web senza visitare altre pagine.

In alternativa, puoi utilizzare il rapporto “Frequenza di rimbalzo” in Google Analytics per analizzare la frequenza di rimbalzo per l’intero sito web. Per farlo, segui questi passaggi:

  1. Nella barra laterale sinistra di Google Analytics, seleziona “Audience”.
  2. Seleziona “Panoramica”.
  3. Guarda la percentuale di “Frequenza di rimbalzo” nella parte superiore della pagina. Questo valore rappresenta la percentuale di sessioni del sito web che hanno comportato un rimbalzo.

Puoi anche utilizzare i filtri in Google Analytics per analizzare la frequenza di rimbalzo per pagine specifiche o per segmenti di utenti specifici. Questo può essere utile se desideri analizzare la frequenza di rimbalzo per pagine di destinazione specifiche o per utenti provenienti da determinati canali di marketing.

Non c’è un valore ideale per la frequenza di rimbalzo (bounce rate) in quanto dipende dal tipo di sito web e dalla pagina specifica. In generale, una frequenza di rimbalzo più bassa indica che gli utenti stanno interagendo maggiormente con il sito web, visitando più pagine e rimanendo più a lungo sul sito.

Tuttavia, alcuni tipi di pagine hanno una frequenza di rimbalzo naturalmente alta, come ad esempio le pagine di destinazione (landing page) che sono progettate per invitare gli utenti a completare un’azione immediata, come ad esempio compilare un modulo o effettuare un acquisto.

In generale, una frequenza di rimbalzo inferiore al 40% può essere considerata buona, ma questo dipende dal contesto e dalla natura del sito web. Ad esempio, un sito web di notizie potrebbe avere una frequenza di rimbalzo più alta rispetto a un sito di e-commerce, ma ciò non significa necessariamente che sia meno efficace.

In sintesi, il valore ideale della frequenza di rimbalzo dipende dal tipo di sito web e dalla pagina specifica, e dovrebbe essere valutato in relazione agli obiettivi del sito e alle metriche di successo.