1

Direttiva sul Whistleblowing

Direttiva (UE) 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione

La Direttiva (UE) 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione, nota anche come Direttiva sul whistleblowing, è una direttiva dell’UE adottata il 23 ottobre 2019. Ha lo scopo di stabilire un quadro completo per la protezione dei whistleblower che segnalano violazioni del diritto dell’UE nel settore pubblico e privato.

Principali disposizioni della Direttiva:

  • Definizione di whistleblower: Un whistleblower è qualsiasi persona che, di propria iniziativa e sulla base di motivi ragionevoli, divulga informazioni su violazioni del diritto dell’Unione che ha osservato o sospettato nel settore pubblico o privato.

  • Categorie protette: La Direttiva protegge i whistleblower da ritorsioni, come il licenziamento, la retrocessione o le sanzioni disciplinari. Li protegge anche da danni alla reputazione o alla carriera.

  • Canali di segnalazione interni ed esterni: Le organizzazioni devono stabilire canali di segnalazione interni per i whistleblower. Devono anche fornire accesso a canali di segnalazione esterni, come le autorità nazionali o le hotline.

  • Confidenzialità: Le organizzazioni devono proteggere la riservatezza delle identità dei whistleblower. Ciò include l’adozione di misure per impedire la divulgazione delle loro identità a terzi.

  • Formazione e sensibilizzazione: Le organizzazioni devono fornire formazione e sensibilizzazione ai propri dipendenti sui loro diritti e responsabilità ai sensi della Direttiva.

Recepimento in Italia:

L’Italia ha recepito la Direttiva sul whistleblowing nel diritto nazionale attraverso il Decreto Legislativo n. 123 del 4 luglio 2023. Il Decreto è entrato in vigore il 15 luglio 2023 e si applica alle organizzazioni, sia pubbliche che private, che impiegano almeno 50 dipendenti.

Requisiti di conformità:

Le organizzazioni in Italia devono rispettare i seguenti requisiti ai sensi della Direttiva sul whistleblowing e del Decreto:

  • Stabilire canali di segnalazione interni accessibili ai dipendenti e fornire istruzioni chiare su come utilizzarli.

  • Nominare una persona designata o un comitato per gestire le segnalazioni dei whistleblower.

  • Investigare tutte le segnalazioni dei whistleblower tempestivamente e imparzialmente.

  • Proteggere le identità e la riservatezza dei whistleblower.

  • Adottare misure appropriate contro coloro che si vendicano dei whistleblower.

Attuazione:

Il Decreto istituisce un’Autorità nazionale per il whistleblowing (ANAC) per supervisionare l’attuazione della Direttiva sul whistleblowing e del Decreto. L’ANAC ha il potere di indagare e sanzionare le organizzazioni che non rispettano i requisiti.

La Direttiva sul whistleblowing è un passo importante verso la creazione di un’UE più trasparente e responsabile. Fornisce ai whistleblower la protezione di cui hanno bisogno per segnalare le irregolarità senza temere ritorsioni. L’attuazione del Decreto in Italia contribuirà a garantire che le organizzazioni italiane siano consapevoli dei propri obblighi e siano in grado di rispettare la Direttiva.

Effetti della Direttiva sul whistleblowing in Italia:

L’attuazione della Direttiva sul whistleblowing in Italia avrà una serie di effetti positivi. In particolare, contribuirà a:

  • Aumentare la trasparenza e la responsabilità delle organizzazioni pubbliche e private;
  • Promuovere la cultura della denuncia;
  • Proteggere i whistleblower da ritorsioni.

La Direttiva dovrebbe anche contribuire a ridurre le frodi, la corruzione e altre forme di illeciti.

In ottica web, la Direttiva sul whistleblowing ha una serie di implicazioni per le organizzazioni, sia pubbliche che private.

Innanzitutto, le organizzazioni devono stabilire canali di segnalazione online che siano accessibili ai dipendenti e agli altri soggetti interessati. Questi canali devono essere progettati in modo da garantire la riservatezza delle segnalazioni e la protezione dei whistleblower.

In secondo luogo, le organizzazioni devono fornire formazione e sensibilizzazione ai propri dipendenti sui canali di segnalazione online e sui loro diritti e responsabilità in materia di whistleblowing. Questa formazione può essere fornita attraverso corsi online, webinar o altre modalità.

In terzo luogo, le organizzazioni devono adottare misure tecniche e organizzative per proteggere le segnalazioni online da accessi non autorizzati. Queste misure possono includere l’utilizzo di crittografia, autenticazione a due fattori e altri controlli di sicurezza.

Ecco alcuni suggerimenti specifici per la creazione di un canale di segnalazione online efficace:

  • Il canale deve essere facile da trovare e da usare.
  • Il canale deve fornire istruzioni chiare su come segnalare un illecito.
  • Il canale deve garantire la riservatezza delle segnalazioni.
  • Il canale deve essere gestito da un team qualificato.

La Direttiva sul whistleblowing è un’importante opportunità per le organizzazioni per migliorare la trasparenza e la responsabilità. La creazione di un canale di segnalazione online efficace è un passo fondamentale per sfruttare questa opportunità.

Ecco alcuni esempi di come le organizzazioni possono utilizzare un canale di segnalazione online:

  • Per segnalare frodi, corruzione o altri illeciti.
  • Per segnalare violazioni dei diritti umani o dell’ambiente.
  • Per segnalare problemi di sicurezza o di salute sul lavoro.

Un canale di segnalazione online può essere uno strumento prezioso per proteggere i dipendenti e gli altri soggetti interessati e per promuovere una cultura della trasparenza e della responsabilità.