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Guerrilla Marketing VS Marketing

La differenza principale tra Guerrilla Marketing e Marketing tradizionale è la strategia e l’approccio utilizzato per promuovere un prodotto o un’azienda.

Il marketing tradizionale si basa su metodi convenzionali di pubblicità, come annunci televisivi, spot radiofonici, annunci stampati e pubblicità online. Questo approccio si concentra sulla creazione di un messaggio di marketing persuasivo e sulla sua diffusione attraverso i canali di comunicazione di massa. Il marketing tradizionale tende a essere più costoso e richiede una pianificazione e un budget consistenti.

Il Guerrilla Marketing, invece, adotta un approccio più creativo e non convenzionale per promuovere un’azienda o un prodotto. Si basa su idee innovative, impreviste e non convenzionali che catturano l’attenzione del pubblico e creano un impatto duraturo. Il Guerrilla Marketing utilizza spesso tattiche “di sorpresa”, come eventi non convenzionali, installazioni artistiche, graffiti, flash mob, performance stradali o campagne virali sui social media. Questo approccio punta a creare un coinvolgimento emotivo e a stimolare il passaparola.

Una delle differenze chiave tra Guerrilla Marketing e Marketing tradizionale è che il Guerrilla Marketing è spesso meno costoso e richiede meno risorse finanziarie. Poiché si basa su idee creative e tattiche non convenzionali, può essere realizzato anche con un budget limitato. Tuttavia, richiede un’attenzione particolare alla pianificazione e all’esecuzione per garantire che le attività siano rilevanti, interessanti e allineate agli obiettivi dell’azienda.

Entrambi i tipi di marketing possono essere efficaci a seconda del contesto, del pubblico di riferimento e degli obiettivi aziendali. Il marketing tradizionale è ampiamente utilizzato dalle aziende per raggiungere un vasto pubblico e creare consapevolezza del marchio. D’altra parte, il Guerrilla Marketing è spesso utilizzato per creare un’esperienza memorabile e coinvolgente, che può essere particolarmente efficace nel targeting di un pubblico più specifico e nel generare passaparola.

In sintesi, il marketing tradizionale si basa su metodi convenzionali di pubblicità attraverso canali di massa, mentre il Guerrilla Marketing adotta tattiche creative, non convenzionali e spesso a basso costo per catturare l’attenzione del pubblico.




Guerrilla marketing: cos’è, definizione ed esempi famosi

La guerrilla marketing è una forma di marketing non convenzionale che mira ad attirare l’attenzione del pubblico con tecniche di marketing creative e spesso sorprendenti. Il termine “guerrilla” si riferisce alla strategia militare utilizzata dai ribelli che operano con tattiche non convenzionali per combattere contro forze superiori.

Nel marketing, la guerrilla marketing utilizza lo stesso principio, ovvero utilizza tecniche creative e non convenzionali per promuovere un prodotto o un servizio, spesso con un budget limitato. Le campagne di guerrilla marketing possono assumere molte forme, tra cui performance pubbliche, eventi inaspettati, opere d’arte interattive, graffiti, pubblicità virali e altro ancora.

Ecco alcuni esempi famosi di campagne di guerrilla marketing:

  1. La campagna “Elf Yourself” della OfficeMax, in cui gli utenti potevano caricare le proprie foto su un sito web e creare video in cui si vedevano ballare in stile elfico. La campagna è stata un enorme successo e ha generato oltre 193 milioni di visualizzazioni.
  2. La campagna “Red Bull Stratos”, in cui il paracadutista austriaco Felix Baumgartner ha effettuato un salto in caduta libera dalla stratosfera, rompendo il record del mondo per il salto più alto mai effettuato. La campagna ha generato un’enorme copertura mediatica e ha aumentato notevolmente la consapevolezza del marchio Red Bull.
  3. La campagna “The Blair Witch Project”, in cui il film horror indipendente è stato promosso attraverso un sito web falso che suggeriva che il film fosse basato su una storia vera. La campagna ha suscitato un’enorme attenzione e curiosità intorno al film, che ha generato un enorme successo al botteghino.
  4. La campagna “Share a Coke” della Coca-Cola, in cui i nomi delle persone sono stati stampati sulle bottiglie di Coca-Cola e le persone sono state incoraggiate a condividere le bottiglie con i loro amici. La campagna è stata un successo globale e ha aumentato le vendite della Coca-Cola.

Questi esempi dimostrano come la guerrilla marketing possa essere un’efficace strategia di marketing, in grado di catturare l’attenzione del pubblico e generare un’ampia copertura mediatica senza necessariamente un grande budget pubblicitario.