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Cos’è il pink washing

Il pink washing è una pratica di marketing o di branding in cui un’organizzazione cerca di aumentare la propria visibilità o la propria reputazione attraverso la promozione di messaggi o azioni che sostengono la comunità LGBTQ+.

In generale, il termine pink washing si riferisce a qualsiasi sforzo che un’organizzazione compie per apparire più progressista, inclusiva o tollerante di quanto non sia in realtà. Questo può avvenire attraverso la sponsorizzazione di eventi LGBTQ+ o la creazione di campagne pubblicitarie che mostrano coppie dello stesso sesso o persone transgender.

Tuttavia, il pink washing può essere anche considerato un esempio di “rainbow capitalism”, ovvero un modo per le aziende di sfruttare le differenze di genere o sessuali per motivi di profitto senza prendere in considerazione le esigenze reali delle persone LGBTQ+. In molti casi, il pink washing può anche rappresentare una forma di “virtue signalling”, ovvero una pratica in cui le aziende cercano di apparire morali o etiche senza necessariamente agire di conseguenza.

In generale, il pink washing viene spesso criticato perché si concentra sull’immagine dell’organizzazione piuttosto che sui diritti reali delle persone LGBTQ+. Inoltre, molte persone criticano il pink washing perché può contribuire a nascondere le disuguaglianze e le discriminazioni che ancora esistono all’interno della comunità LGBTQ+.